Raccontare con le immagini la filosofia e gli ambienti di un moderno hotel dell’hinterland milanese che offre servizi a una clientela molto differenziata. Vi racconto come ho lavorato all’interno del Devero Hotel di Cavenago (MB).
Il Devero Hotel si trova a Cavenago Brianza, nell’hinterland milanese, tra il capoluogo lombardo e Bergamo, poco distante dall’uscita Cavenago-Cambiago dell’autostrada A4. Parliamo di un hotel quattro stelle che offre servizi destinati a una clientela con esigenze diverse: business, relax e benessere, tempo libero, ristorazione.
All’esterno si trova un patio con accesso esterno e una serra banchetti che ospita feste private e aziendali. L’interno ospita un centro congressi che comprende diverse sale meeting e due plenarie molto capienti. Nella struttura è presente anche una spa con piscina idromassaggio, una suite spa privata luxury, cabine per massaggio, due studi medici e una palestra. Fanno parte del complesso un ristorante gourmet e un bistrot.
Gli ambienti della struttura sono moderni e accoglienti, caratterizzati da materiali naturali – principalmente pietra e legno – che dagli spazi esterni si trasferiscono all’interno creando una continuità cromatica, di design e di stile. I toni del grigio e del marrone di tali materiali sono declinati in tutte le loro tipologie e sfumature dal bianco perla di mosaici e tappeti al giallo ocra, all’oro e al bronzo di rivestimenti e tappezzeria fino al marrone scuro degli arredi in wenge. Tali colori sono ricorrenti in tutti gli spazi della struttura e si armonizzano, creando una piacevole atmosfera rilassante. Arredi dal design moderno e lineare, strutture in cristallo e vetrate che dilatano visivamente gli spazi e accolgono la luce naturale, si alternano a complementi più ricercati, soprattutto nell’illuminazione artificiale, e ad elementi decorativi che scaldano l’atmosfera e rendono l’ambiente adatto alle diverse tipologie di utilizzo.
Di tutti questi aspetti ho dovuto tenere conto per impostare uno storyboard e organizzare le riprese.
L’esigenza del committente era quella di avere a disposizione una serie di fotografie da utilizzare per una campagna pubblicitaria destinata ai canali social, tra cui Facebook e Instagram, e per una brochure cartacea sulla struttura e sui servizi offerti nei settori dell’ospitalità di clienti business, relax-spa e ristorante in coppia.
Il servizio fotografico ha richiesto un giorno e mezzo di lavoro, tra pianificazione e shooting. La prima mezza giornata è stata impiegata per definire le riprese da realizzare, insieme al direttore dell’hotel e dell’art director dell’agenzia di comunicazione incaricato delle campagne pubblicitarie. Per alcune riprese abbiamo previsto l’opportunità di coinvolgere due modelli professionisti, un uomo e una donna; questo perché la presenza umana inserita nel contesto veicola un messaggio più realistico e facilita l’immedesimazione del possibile cliente nelle situazioni rappresentate.
Per realizzare il servizio ho utilizzato attrezzatura professionale Nikon, in particolare, una reflex professionale con sensore a formato pieno, obiettivo zoom grandangolare 14-24mm, per le riprese ambientali ampie, due obiettivi a focale fissa, 50mm e 105mm macro, per i ritratti, gli scatti a distanza ravvicinata e di still life, oltre a due flash, due illuminatori a luce continua e pannelli riflettori di vario tipo.
“Gli scatti sono stati realizzati dopo aver suggerito di allestire le stanze e gli ambienti in base allo storyboard fatto dopo il sopralluogo nell’intera struttura”.
Le prime fotografie che ho scattato sono state quelle di alcuni ambienti che era opportuno riprendere sia senza ospiti, sia con ospiti: il ristorante in serra, alcune camere e suite, le sale meeting e la spa. Il secondo giorno ho realizzato le riprese con i modelli creando delle situazioni verosimili nei medesimi ambienti, dall’accoglienza (ingresso e reception) ai contesti business, relax e benessere e ristorante, in modo da costruire una narrazione verosimile dell’esperienza di ospitalità.
L’ampiezza di alcuni spazi – ristorante e sale meeting, in particolare – mi ha consentito di muovermi senza troppe difficoltà nella ricerca dei punti di ripresa più adatti a valorizzare le zone e i dettagli più interessanti e caratteristici degli ambienti.
Gli scatti sono stati realizzati dopo aver allestito le stanze e gli ambienti in base allo storyboard fatto a seguito del sopralluogo nell’intera struttura (fortunatamente avevo preso appunti durante il “giro”…). In particolare con la condivisione delle idee insieme alla marketing Manager interna all’Hotel Valeria abbiamo deciso di collocare in ambienti specifici alcuni oggetti e complementi come biancheria, vasi, piante, stoviglie, lampade e candele (rigorosamente accese!), piccoli elementi decorativi oppure semplici oggetti d’uso, utili per creare una narrazione verosimile e una efficace resa funzionale delle ambientazioni.
Anche l’abbigliamento dei modelli, nella tipologia e nei colori, è stato deciso in anticipo, in funzione delle situazioni da riprendere e delle luci naturali e artificiali presenti sul posto.
L’uso di focali grandangolari mi ha permesso di racchiudere ogni ambiente in un’unica immagine, restituendo una visione d’insieme del contesto in cui fosse chiara la disposizione degli arredi e la distribuzione delle diverse aree funzionali situate al loro interno, come la zona benessere all’interno delle suite, la spa con la piscina e l’area massaggi separata da una parete in cristallo marrone. I ritratti e i dettagli, invece, realizzati alle focali da normali a medio-lunghe, in luce ambiente diurna o con la luce interna artificiale a led, hanno esaltato i materiali e le forme degli arredi e focalizzato l’attenzione sulla fruizione dei servizi.
Nelle fotografie degli ambienti illuminati artificialmente è stato opportuno accendere tutte le luci presenti: faretti alogeni o a led collocati a parete, a soffitto o a pavimento, lampadari di design, plafoniere e cieli stellati fatti di piccoli punti di luce colorata. L’accensione di tutte le luci “a vista” è servita sia ad evitare l’impressione di “vuoto” o di luci non funzionanti, sia a mostrare la diversa illuminazione dei vari ambienti e zone, ad esempio, l’illuminazione diffusa e fredda delle sale meeting e degli ambienti destinati alla clientela business è ben diversa dalla luce d’atmosfera delle camere da letto e degli ambienti destinati al relax, più soffusa e calda). I tre videoproiettori presenti in una delle sale meeting più capienti sono stati tutti accesi: vale anche per questo la regola delle luci accese: giacché ci sono e funzionano perfettamente, accendiamoli tutti e proiettiamo una bella immagine che renderà anche meno asettica la foto di un ambiente che, in quella circostanza, era vuoto. Delle diverse fonti di luce ho dovuto tenere conto nel calibrare il bilanciamento del bianco in ripresa, dell’uso del flash, degli illuminatori e dei pannelli, nonché della successiva postproduzione.
“Un hotel non è solo un luogo fisico ma è uno spazio pensato per l’accoglienza in tutte le sue sfaccettature”
Conoscere la storia di una struttura ricettiva e la sua filosofia dell’ospitalità, attivare un confronto costante con i manager prima, durante e dopo le riprese, sono passaggi imprescindibili per la buona riuscita di un servizio fotografico. Ogni complesso si rivolge a un target di clientela ben individuato e ha caratteristiche estetiche e funzionali che non sono replicabili. Inoltre, esso si colloca in un contesto territoriale che inevitabilmente lo connota: avete mai visto un hotel in stile baita d’alta montagna nel centro di Milano?
Dunque, prima di cominciare a scattare bisogna progettare un servizio “su misura”, tenendo conto di tutti questi aspetti e dell’utilizzo che verrà fatto delle nostre fotografie. In quest’ottica, per il Devero Hotel ho suggerito di dedicare alcune riprese anche agli aspetti “umani” della struttura; un hotel, infatti, non è solo un luogo fisico ma è uno spazio pensato per l’accoglienza in tutte le sue sfaccettature. Non ultima, quella umana, rappresentata dal personale che si prenderà cura degli ospiti durante il soggiorno. Ad esempio, uno degli aspetti che la dirigenza del Devero tiene a sottolineare nella sua comunicazione riguarda proprio la giovane ed entusiasta brigata della cucina del ristorante, al cui timone si trova un altrettanto giovane e creativo chef, che negli ultimi anni ha elevato gli standard qualitativi e le proposte di menu. A loro ho voluto riservare qualche scatto “informale”, dietro le quinte, in un momento di pausa dal loro lavoro. Anche questo è storytelling che a buon titolo può far parte di una efficace strategia di comunicazione commerciale.